Salve a tutti!❤
Rieccomi qui con un'intervista tutta per voi!
L'ospite di oggi è l'autrice Joanne Wood! Qui sotto trovate qualche informazione in più su di lei👇.
CHI È JOANNE WOOD?
Sono un’insegnate di scuola secondaria, laureata in Scienze umanistiche presso l’Università di Urbino e in Italianistica presso l’Università di Pisa e vivo, con mio marito e mio figlio, in un piccolo paesino nella campagna riminese.
Ho scritto il mio primo libro nel 2008, proseguendo e ampliando la traccia di un tema scolastico, ma gli sudi, la famiglia e il lavoro, hanno fatto sì che rimanesse nel cassetto, insieme alla mia voglia di scrivere.Durante il lockdown, ho ripreso in mano la penna, principalmente per divertimento, ma
questa volta ho proseguito, dando vita ai numerosi personaggi che compongono la saga dei Beckett.
LE SUE OPERE
- Le lezioni del Duca (2022)
- Bufera D'Inverno (2023)
Ed ecco qui l'intervista. Buona lettura!😊
INTERVISTA
Paper&Popcorn: Ciao Joanne e benvenuta sul mio blog! Presentati ai nostri lettori!
Joanne: Ciao a tutti!
Sono un’insegnate di scuola secondaria, laureata in Scienze umanistiche presso l’Università di Urbino e in Italianistica presso l’Università di Pisa e vivo, con mio marito e mio figlio, in un piccolo paesino nella campagna riminese.
Ho scritto il mio primo libro nel 2008, proseguendo e ampliando la traccia di un tema scolastico, ma gli studi, la famiglia e il lavoro hanno fatto sì che rimanesse nel cassetto insieme alla mia voglia di scrivere. Durante il lockdown ho ripreso in mano la penna, principalmente per divertimento, ma questa volta ho proseguito, dando vita ai numerosi personaggi che compongono la serie dei Beckett.
Sono un’insegnate di scuola secondaria, laureata in Scienze umanistiche presso l’Università di Urbino e in Italianistica presso l’Università di Pisa e vivo, con mio marito e mio figlio, in un piccolo paesino nella campagna riminese.
Ho scritto il mio primo libro nel 2008, proseguendo e ampliando la traccia di un tema scolastico, ma gli studi, la famiglia e il lavoro hanno fatto sì che rimanesse nel cassetto insieme alla mia voglia di scrivere. Durante il lockdown ho ripreso in mano la penna, principalmente per divertimento, ma questa volta ho proseguito, dando vita ai numerosi personaggi che compongono la serie dei Beckett.
Paper&Popcorn: Prima domanda, importantissima direi: quando ti sei appassionata alla scrittura?
Joanne: Ho sempre amato molto i libri, ma il mio primo libro più "impegnativo" è stato La freccia nera di Stevenson, che ho letto nelle vacanze estive dopo la terza media. Mi sono talmente appassionata che da quel momento ho cominciato a desiderare e sognare di scrivere un libro tutto mio, per quanto potesse sembrarmi un'utopia.
Un giorno, in prima superiore la professoressa di italiano ci ha dato come traccia di un tema quella di scrivere una fiaba breve, che contenesse inizio, svolgimento e conclusione. Una volta terminato, tornando a casa da scuola continuavo a pensare ai personaggi e alla storia che avevo scritto.... Le idee e le immagini mi tempestavano la mente, tanto che sono stata costretta a buttarle giù su carta, perché non mi davano pace. Così ho cominciato ad allungarlo, ad aggiungere scene e personaggi, creando una trama vera e propria. Il libro è ancora lì nel cassetto, è buono, ma penso che se lo rileggessi ora lo stravolgerei e, onestamente, non ho il coraggio di metterci le mani😅. Da quel momento ho sempre immaginato storie, scene, bastava un niente per far scaturire un vero e proprio film nella mia mente, ma l’Università, il lavoro e la famiglia non mi hanno più dato il tempo necessario per scrivere, dunque le accantonavo con la stessa rapidità con cui affioravano. Con il lockdown, invece, il tempo è "tornato", ho ricominciato a leggere libri che non fossero testi di studio e ho continuato a fantasticare sulle mie storie che questa volta, però, hanno preso sempre più corpo e consistenza e da quel momento non mi sono più fermata.
Un giorno, in prima superiore la professoressa di italiano ci ha dato come traccia di un tema quella di scrivere una fiaba breve, che contenesse inizio, svolgimento e conclusione. Una volta terminato, tornando a casa da scuola continuavo a pensare ai personaggi e alla storia che avevo scritto.... Le idee e le immagini mi tempestavano la mente, tanto che sono stata costretta a buttarle giù su carta, perché non mi davano pace. Così ho cominciato ad allungarlo, ad aggiungere scene e personaggi, creando una trama vera e propria. Il libro è ancora lì nel cassetto, è buono, ma penso che se lo rileggessi ora lo stravolgerei e, onestamente, non ho il coraggio di metterci le mani😅. Da quel momento ho sempre immaginato storie, scene, bastava un niente per far scaturire un vero e proprio film nella mia mente, ma l’Università, il lavoro e la famiglia non mi hanno più dato il tempo necessario per scrivere, dunque le accantonavo con la stessa rapidità con cui affioravano. Con il lockdown, invece, il tempo è "tornato", ho ricominciato a leggere libri che non fossero testi di studio e ho continuato a fantasticare sulle mie storie che questa volta, però, hanno preso sempre più corpo e consistenza e da quel momento non mi sono più fermata.
Paper&Popcorn: Hai altri hobby a cui ti dedichi quando non stai scrivendo?
Joanne: Diciamo che con un lavoro come il mio, una famiglia, un bimbo di cinque anni super vivace e una serie di romance storici in mente da voler pubblicare, il tempo che mi rimane è veramente poco, ma se le giornate durassero 48 ore, oltre a scrivere saprei benissimo con cosa occupare il mio tempo: lettura, disegno, uncinetto, creazione di grafiche e di montaggi audio e video, cucina, giardinaggio...
Paper&Popcorn: Un autore che per te è fonte d'ispirazione e d'ammirazione?
Joanne: Assolutamente Lisa Kleypas. Per me è la migliore in assoluto.
Paper&Popcorn: 3 libri che hanno influenzato il tuo stile di scrittura:
Joanne: Adoro lo stile di scrittura di Lisa Kleypas, soprattutto delle pubblicazioni più recenti. Non so se il mio stile ne sia stato influenzato, ma onestamente lo spero tanto.
Paper&Popcorn: Parlaci ora del tuo romanzo d'esordio: Le lezioni del Duca. Quando è uscito e cosa ti ha spinto a pubblicarlo?
Joanne: Il romanzo l'ho terminato nei primi mesi del 2022 e l'ho iscritto al concorso "Io scrittore" per avere un parere esterno in merito. Quando ho visto che i primi capitoli inviati avevano riscosso un certo numero di recensioni positive, ho fatto un'ulteriore rilettura e correzione, andando a sistemare alcune cose che mi erano state fatte notare. A marzo l'ho inviato alle case editrici, quasi per gioco, per vedere se qualcuno mi avesse o meno risposto, se valesse la pena continuare, insomma. Il romanzo ha ricevuto riscontro da cinque Case Editrici, anche piuttosto grandi e conosciute, ma proprio per questo, nonostante fossero CE free, mi hanno chiesto una media tra i 2 e i 3000 € di anticipo, giustificandolo con il fatto che fossi un autore esordiente privo di garanzie di vendita. Naturalmente ho rifiutato tutti e i cinque i contratti, ma a quel punto ho capito che il romanzo valeva, che era buono e dalle parole che mi avevano detto ho anche capito quali erano i punti deboli e le correzioni da apportare. Ci ho lavorato altri sei mesi, l'ho corretto e revisionato forse un centinaio di volte, togliendo, aggiungendo e modificando scene e battute dei personaggi e alla fine l'ho pubblicato in Selfpublishing a dicembre 2022. In realtà, è stato un salto nel vuoto, perché non solo non sapevo come sarebbe andata, ma non avevo la più pallida idea di come si pubblicizzasse un libro, soprattutto sui social che per me erano arabo antico. Prima della pubblicazione ho passato mesi a studiare i profili e le pagine FB ed Ig delle mie colleghe scrittrici e delle Case Editrici, cercando di carpire qualche idea su come poter promuovere il mio libro e, soprattutto, cercando di capire come funzionassero questi social. Alla fine ci sono riuscita, il risultato è stato più che soddisfacente e sta dando davvero molti frutti.
Paper&Popcorn: Di cosa parla?
Joanne: I Beckett sono una famiglia numerosa e molto unita, composta da sei fratelli, tre maschi e tre femmine e il primo libro narra la storia di Elizabeth, la terza, e del suo Thomas, il duca di Hawthorne.
Lei è una ventiquattrenne audace e anticonformista, un "maschiaccio" che si proclama felice della sua condizione di quasi zitella solo per potersi dichiarare libera dalle regole del ton, che le stanno troppo strette. È spontanea, passionale, solare e, talvolta, ingenua. Al contrario, lui è freddo e distaccato, segue i dettami della logica e della ragione ed è più che deciso a non assecondare nessun rapporto umano che vada oltre alla semplice amicizia, cosa che concede solo a una ristretta schiera di pochi eletti.
Ma si dice che gli opposti si attraggano e sarà così anche per loro, che sconvolgeranno l'uno il mondo dell'altra, stravolgendo quelle che pensavano fossero certezze.
Il tutto animato da una famiglia molto vivace e, a tratti, anticonvenzionale i cui battibecchi danno un tocco di leggerezza e ironia.
Lei è una ventiquattrenne audace e anticonformista, un "maschiaccio" che si proclama felice della sua condizione di quasi zitella solo per potersi dichiarare libera dalle regole del ton, che le stanno troppo strette. È spontanea, passionale, solare e, talvolta, ingenua. Al contrario, lui è freddo e distaccato, segue i dettami della logica e della ragione ed è più che deciso a non assecondare nessun rapporto umano che vada oltre alla semplice amicizia, cosa che concede solo a una ristretta schiera di pochi eletti.
Ma si dice che gli opposti si attraggano e sarà così anche per loro, che sconvolgeranno l'uno il mondo dell'altra, stravolgendo quelle che pensavano fossero certezze.
Il tutto animato da una famiglia molto vivace e, a tratti, anticonvenzionale i cui battibecchi danno un tocco di leggerezza e ironia.
Paper&Popcorn: Se dovessi descrivere i tuoi protagonisti con un aggettivo (uno per ognuno) quale sarebbe?
Joanne: Benjamin Beckett: altruista
Devon Beckett: passionale
Elliot: brillante
Thomas, duca di Hawthorne: riflessivo
Mr. Clark: compassato
Elizabeth Beckett: genuina
Frances Beckett: spensierata
Sophie Beckett: irruente
Catherine Darcy: impertinente
Joanne Clark: riservata
Lily: No comment 😂. Per ora, forse, potrei dire sguaiata 😅, ma sarebbe riduttivo, perché Lily è tanto, tanto altro; è un personaggio che credo ci riserverà tante sorprese, ma lo scopriremo pian piano.
Devon Beckett: passionale
Elliot: brillante
Thomas, duca di Hawthorne: riflessivo
Mr. Clark: compassato
Elizabeth Beckett: genuina
Frances Beckett: spensierata
Sophie Beckett: irruente
Catherine Darcy: impertinente
Joanne Clark: riservata
Lily: No comment 😂. Per ora, forse, potrei dire sguaiata 😅, ma sarebbe riduttivo, perché Lily è tanto, tanto altro; è un personaggio che credo ci riserverà tante sorprese, ma lo scopriremo pian piano.
Paper&Popcorn: Che consigli daresti ad un autore che vuole approcciarsi a questo genere?
Joanne: Leggere e studiare!
Lo storico è un genere in cui non basta avere l'idea e saperla scrivere (cosa comunque non da poco), è necessario affiancare elementi storici coerenti alla trama e agli eventi, cosa impossibile senza prima aver compiuto dettagliate ricerche, che si approfondiranno durante la stesura e la revisione.
Come prima cosa, consiglio di leggere le autrici più quotate che hanno scritto questo genere, scegliendo tra quelle più precise nel riportare i fatti storici, poi corredare queste letture di "piacere" con altri titoli di studio, come saggi e compendi inerenti al periodo storico in cui saranno ambientate le vicende. In questa fase è importante, però, stare attenti alle ricerche sul web. Spesso sono imprecise se non del tutto errate, dunque è necessario saperle vagliare e confrontare tra loro, così da non assimilare informazioni sbagliate.
Lo storico è un genere in cui non basta avere l'idea e saperla scrivere (cosa comunque non da poco), è necessario affiancare elementi storici coerenti alla trama e agli eventi, cosa impossibile senza prima aver compiuto dettagliate ricerche, che si approfondiranno durante la stesura e la revisione.
Come prima cosa, consiglio di leggere le autrici più quotate che hanno scritto questo genere, scegliendo tra quelle più precise nel riportare i fatti storici, poi corredare queste letture di "piacere" con altri titoli di studio, come saggi e compendi inerenti al periodo storico in cui saranno ambientate le vicende. In questa fase è importante, però, stare attenti alle ricerche sul web. Spesso sono imprecise se non del tutto errate, dunque è necessario saperle vagliare e confrontare tra loro, così da non assimilare informazioni sbagliate.
Paper&Popcorn: Ultima domanda: quali sono i tuoi progetti futuri?
Joanne: Ah, avremmo potuto creare un'intervista intera solo con questa domanda.
Sono una persona molto realistica, ma so essere anche un'ottima sognatrice e quando penso, lo faccio sempre in grande. Non potrei dirlo, ma un po' di sano SPOILER non ha mai fatto male a nessuno se lascia al lettore un po' di dubbio e curiosità.
Ho pubblicato a luglio il secondo volume della Serie Beckett e sto già lavorando al terzo. Il progetto che ho in mente è esteso, si protrarrà fino al periodo vittoriano. Scriverò un libro per ogni fratello, intervallandoli con una mini-serie dove svilupperò le storie di alcuni dei personaggi che incontreremo durante le vicende dei fratelli Beckett. A questo punto, concluderò questa Serie e farò un salto temporale di una trentina d'anni o poco meno, ma non posso ancora svelarvi perché.
Sono una persona molto realistica, ma so essere anche un'ottima sognatrice e quando penso, lo faccio sempre in grande. Non potrei dirlo, ma un po' di sano SPOILER non ha mai fatto male a nessuno se lascia al lettore un po' di dubbio e curiosità.
Ho pubblicato a luglio il secondo volume della Serie Beckett e sto già lavorando al terzo. Il progetto che ho in mente è esteso, si protrarrà fino al periodo vittoriano. Scriverò un libro per ogni fratello, intervallandoli con una mini-serie dove svilupperò le storie di alcuni dei personaggi che incontreremo durante le vicende dei fratelli Beckett. A questo punto, concluderò questa Serie e farò un salto temporale di una trentina d'anni o poco meno, ma non posso ancora svelarvi perché.
Paper&Popcorn: Grazie mille per essere stata qui con me quest'oggi. È stato un piacere fare due chiacchiere con te.
Ed anche oggi l'intervista finisce qui. Grazie a Joanne per la bella chiacchierata.
Se volete sapere di più su di lei e sulle sue opere, la potete seguire su:
Alla prossima,
Paper&Popcorn
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