Salve a tutti!❤
Oggi l'ospite del blog è l'autore Alessandro Carrozza!😁
CHI È ALESSANDRO CARROZZA?
Alessandro Carrozza nasce a Messina nel 1991.Laureato in ingegneria industriale, trascorre due anni in Inghilterra. Al ritorno in Italia, riprende un vecchio progetto letterario rimasto nel cassetto per troppo tempo, concretizzato nel settembre del 2021 con la pubblicazione di “Riot”, primo romanzo di una trilogia urban fantasy indirizzata a un pubblico di giovani adulti.
Influenze derivanti da altri artisti e media sono riscontrabili in tutti i lavori, principali e minori, reperibili online e sui social.
È autore e conduttore de “Il Caffè del Mercoledì”, talk-show prodotto in collaborazione con Todo Modo TV e trasmesso da Antenna del Mediterraneo.
LE SUE OPERE
- Riot (2021)
- Tracce nel tempo: raccolta di scritti brevi, volume 1 (2023)
Ed ecco qui la sua intervista. Buona lettura!😊
INTERVISTA
Paper&Popcorn: Ciao Alessandro e benvenuto sul mio blog! Ti va di iniziare presentandoti a chi ci legge?
Alessandro: Ciao a tutti e grazie per l’accoglienza. Sono Alessandro Carrozza, ho 32 anni e sono un autore emergente.
Paper&Popcorn: Per prima cosa ti chiedo: quando hai iniziato a scrivere e cosa ti ha spinto a farlo?
Alessandro: Non è semplice trovare una risposta univoca. Ho capito che volevo cimentarmi più seriamente nella scrittura nel 2012, quando ho posto le basi per quello che, anni dopo, sarebbe diventato Riot, il mio primo romanzo. L’idea alla base è ben più datata, inizialmente pensata come trama di un videogioco da sviluppare con alcuni amici. In quel periodo, avevo dei contatti su Ask.fm con cui ci scambiavamo delle tracce per metterci alla prova nella scrittura, con risultati molto interessanti e stimolanti. Nel tempo, mi sono reso conto di essere stato da sempre appassionato di narrazioni e storie, fin dalle prime fanfiction a tema Dragon Ball scritte durante le elementari.
Paper&Popcorn: Hai un autore che è per te fonte d'ispirazione e che ammiri profondamente?
Alessandro: Ancora oggi, ritengo che il mio modo di scrivere sia fortemente influenzato dal lavoro di J. R. R. Tolkien. Non riesco a prescindere dal suo worldbuilding attento e completo, capace di creare un mondo in cui si potrebbero ambientare infinite storie, tutte coerenti con quanto impostato e secondo le regole originali e caratteristiche su cui si fonda quell’universo narrativo. Con la massima umiltà possibile, è una peculiarità cui punto anch’io.
Paper&Popcorn: 3 libri che consiglieresti ai lettori del blog e perché li consigli:
Alessandro: 1 – Il Silmarillion, di J. R. R. Tolkien. Racchiude la cronaca di tutti gli eventi del mondo fantasy de Il Signore degli Anelli, riuscendo a raccontare, spesso in poche pagine, personaggi leggendari e avventure persino più epiche di quelle celeberrime mostrate al cinema dai film di Peter Jackson.
2 – Harry Potter, J. K. Rowling. Altra saga famosissima, cui riconosco la capacità di gestire un fantasy moderno accompagnando il lettore nel corso delle vicende in modo adatto e coerente alla crescita contemporanea dei personaggi e del pubblico, maturando atmosfere, toni e temi.
3 – Watchmen, di Alan Moore. I supereroi non sono solo persone con costumi sgargianti, sempre buoni e pronti a salvare il mondo. Watchmen è l’esempio più classico di decostruzione e indaga profondamente responsabilità, motivi e morale derivanti dal potere, che sia sovrannaturale o meno.
Paper&Popcorn: Sei autore e conduttore di un talk-show, "Il Caffè del Mercoledì". Parlaci di questo progetto...
Alessandro: "Il Caffè del Mercoledì" nasce dall’intento di far conoscere, tramite il web e la televisione, artisti e professionisti creativi che operano soprattutto nel contesto cittadino e che riescono, grazie all’impegno e alla passione, ad arrivare lontanissimo.
Il progetto, originariamente, si configurava come diretta streaming, per amore dell’arte e della cultura, ma anche per spronare gli appassionati a credere nelle loro ambizioni. Durante le fasi embrionali dell’ideazione, sono entrato in contatto con Todo Modo TV e il suo editore Josè Villari e, accordatami la collaborazione, è nato "Il Caffè del Mercoledì" così com’è stato realizzato.
Il progetto, originariamente, si configurava come diretta streaming, per amore dell’arte e della cultura, ma anche per spronare gli appassionati a credere nelle loro ambizioni. Durante le fasi embrionali dell’ideazione, sono entrato in contatto con Todo Modo TV e il suo editore Josè Villari e, accordatami la collaborazione, è nato "Il Caffè del Mercoledì" così com’è stato realizzato.
Paper&Popcorn: Passiamo adesso alle tue opere. Il tuo primo libro, Riot, è uscito qualche anno fa. Di cosa parla?
Alessandro: Riot è stato pubblicato nel 2021, è un urban fantasy ed è pensato per essere letto principalmente da giovani adulti. Con mia gradita sorpresa, ha trovato un’ottima accoglienza da parte di lettori più grandi e “forti”. La trama segue Nate, un giovane che, coinvolto in uno scontro tra Governo e terroristi, cerca di tirarsene fuori e, al contempo, di difendere la sua famiglia e trovare un suo scopo di vita, superiore al suo semplice ruolo da impiegato. Riot affronta il dualismo tra bene e male, giusto e sbagliato, ma anche l’amore, sentimentale, familiare, amicale, il distacco, dagli affetti e dal proprio status, la responsabilità, verso sé stessi, gli altri e il mondo in generale.
Paper&Popcorn: È il primo volume di quella che sarà una trilogia, giusto?
Alessandro: Le vicende narrate in Riot saranno completate in altri due volumi. Ho scelto di dividere la storia in tre libri per questioni di fruibilità, praticità realizzativa e numerologia (ritengo che il 3 sia caratteristico per molti motivi, anche letterari, e non è l’unico numero ad aver influenzato alcune scelte riguardanti la stesura). Il mio intento, però, prevede che ciascuno dei tre libri possa, al netto della macrotrama, essere più indipendente possibile, affrontando un nucleo narrativo completo e soddisfare la lettura anche senza gli altri due.
Paper&Popcorn: È da poco uscita una raccolta di scritti brevi, Tracce nel tempo. Cosa ti ha spinto a scriverla?
Alessandro: Tracce nel tempo è un progetto che considero molto importante. Gli scritti brevi che costituiscono la raccolta mi hanno permesso di sperimentare molto, permettendomi di spaziare tra i generi, i toni, le forme e gli stili, i temi, i personaggi, i linguaggi, le focalizzazioni e quanto le “tracce” mi ispirassero. Le “tracce” derivano da "642 idee per scrivere", edito da L'Ippocampo, che ho ricevuto dai miei genitori per il mio trentesimo compleanno. Inizialmente, ho pubblicato gli scritti sui social e su Wattpad. Spinto dei lettori, che hanno mostrato grande affetto e gradimento, ho deciso di raccoglierli nel primo di sei volumi totali.
Paper&Popcorn: Un consiglio che daresti a degli autori emergenti?
Alessandro: Da autore emergente a mia volta, mi sento di consigliare, a me stesso e agli altri, di scrivere qualsiasi cosa possa passare per la testa e che prema affinché sia fissato su carta, sulle note del cellulare o su qualsiasi altro supporto. Avere delle persone, vicine e non, cui far leggere quanto si scrive e che possano condividere un parere sincero è fondamentale se si vuole passare a una pubblicazione, intesa proprio come esternazione dei propri scritti oltre la sfera intima e personale.
Se l’intenzione è la commercializzazione, mi sento di mettere in guardia dalle case editrici a pagamento, da evitare assolutamente per mille motivi che sono molto ben approfonditi sul web.
Nel caso dell’autopubblicazione, poter accedere a un pubblico senza intermediari non significa proporre qualità scadente, per cui collaborare con beta lettori, editor, correttori di bozze e figure di supporto è essenziale. Per quanto un autore possa essere bravo, o si reputi tale, nessuno può correggere autonomamente un proprio testo.
Volendo trovare appoggio da una casa editrice tradizionale, è bene conoscere i cataloghi della stessa, i generi trattati e il pubblico di riferimento.
Ho dato più di qualche consiglio, ma reputo siano tutti ugualmente importanti.
Se l’intenzione è la commercializzazione, mi sento di mettere in guardia dalle case editrici a pagamento, da evitare assolutamente per mille motivi che sono molto ben approfonditi sul web.
Nel caso dell’autopubblicazione, poter accedere a un pubblico senza intermediari non significa proporre qualità scadente, per cui collaborare con beta lettori, editor, correttori di bozze e figure di supporto è essenziale. Per quanto un autore possa essere bravo, o si reputi tale, nessuno può correggere autonomamente un proprio testo.
Volendo trovare appoggio da una casa editrice tradizionale, è bene conoscere i cataloghi della stessa, i generi trattati e il pubblico di riferimento.
Ho dato più di qualche consiglio, ma reputo siano tutti ugualmente importanti.
Paper&Popcorn: Ultima domanda: a cosa stai lavorando attualmente? Puoi farci qualche spoiler sulle prossime pubblicazioni?
Alessandro: Al momento, mi sto dedicando a una nuova stesura del secondo volume della trilogia di Riot, alla promozione di Tracce nel tempo e alla partecipazione a svariati eventi letterari. In più, mi sto occupando di riunire alcuni artisti, che considero bravissimi, per organizzazioni artistiche e letterarie future.
Paper&Popcorn: Grazie per essere stato ospite sul blog quest'oggi!
Alessandro: Grazie ancora per questo spazio e grazie a chiunque leggerà per il tempo dedicato.
L'intervista finisce qui ma vorrei ringraziare ancora una volta Alessandro per essere stato mio ospite e augurargli in bocca al lupo per le sue prossime avventure. Se volete seguirlo e rimanere aggiornati sulle sue novità, lo potete trovare su:
Alla prossima,
Paper&Popcorn
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