19 giugno 2023

10 DOMANDE A... LEON FERONE

Salve a tutti!❤

L'ospite di oggi è... Leon Ferone! Cos'ha scritto? Non vi resta che leggere l'intervista per scoprirlo!👇


CHI È LEON FERONE?

Nato a Napoli nel 1989, si laurea in orientalistica all'indirizzo di Yamatologia. Vince una borsa di studio per la Sophia University di Tōkyō, dove si trasferisce in seguito, esordendo come traduttore e articolista.

La sua passione per etnologia e folklore è alla base del romanzo di esordio indipendente "Askeraz: Livello Centrale", a cui si mescolano temi cari come la questione dell'inclusività socio-linguistica e dell'integrazione culturale, in chiave fantascientifica.

Nella vita, si occupa di videoludica. Tra i lavori di penna nel settore, la stesura di scenari e battute per gli eventi di "Samurai Champloo" e "Trigun" in Brave Frontier. Attualmente lavora come designer per la saga di Final Fantasy (BE).

LE SUE OPERE

- Askeraz: Livello centrale (2023)


Ed ecco a voi l'intervista. Buona lettura!👀


INTERVISTA

Paper&Popcorn: Ciao Leon, che piacere averti qui sul blog! Presentati pure ai nostri lettori!

Leon: Ciao! Il piacere è tutto mio! Sono veramente felice di avere la possibilità di parlare un po' sia del mio libro che di me. Anzitutto, mi presento. Mi chiamo Leon Ferone, vivo a Tōkyō da ormai sei anni e faccio il game planner per un videogioco della saga di Final Fantasy. Sono anche stato sceneggiatore per delle collaborazioni tra il mio precedente progetto e alcuni lavori di animazione giapponese, come Trigun e Samurai Champloo. Da febbraio sono anche autore ufficialmente del mio primo romanzo indipendente, Askeraz: Livello Centrale, il primo volume di Askeraz Saga.

Paper&Popcorn: La prima vera domanda è: quando hai capito di amare la scrittura?

Leon: Prestissimo. Ero solo un bambino quando, in estate, mi sedevo in veranda con mia sorella per ascoltare nostro cugino leggere alcuni romanzi di Agatha Christie. La mia prima storia è stata un giallo, infatti, scritto quando ero alle medie. Non mi ricordo neppure più la trama, solo che i protagonisti si chiamavano Marvin e Brenda, ahah. Non ho mai smesso, e ho scritto davvero di tutto; poesie, articoli culturali, blog, recensioni, storie autoconclusive, sceneggiature, battute!

Paper&Popcorn: Hai altre passioni con cui ti piace occupare il tuo tempo libero?

Leon: Con gli impegni lavorativi, il tempo libero è diminuito drasticamente. Ma quando possono sono un appassionato videogiocatore, lettore, nuoto e pratico Tai Chi.

Paper&Popcorn: Un libro che consigli sempre:

Leon: 1984 di George Orwell. Per ricordarsi che l'oppressione non può mai essere la risposta a un problema sociale.

Paper&Popcorn: 3 autori di cui hai letto tutte (o quasi tutte) le opere:

Leon: Stephen King, Thomas Harris, Oscar Wilde.

Paper&Popcorn: Parlaci ora del tuo libro, Askeraz: Livello Centrale. Di cosa parla e come è venuta l'ispirazione per scriverlo?

Leon: Askeraz è tutto ciò che sono, scriverlo per me è stato un processo costante e naturale. Trae ispirazione dalle mie esperienze di immigrato in terra straniera, ma anche dalla ricerca della mia identità. Viviamo in una società che ci impone degli schemi binari piuttosto rigidi, che devono andare bene per oltre sei miliardi di persone. Un binario per sei miliardi penso sia oltre il limite della fantascienza. Ho sempre avuto l'impressione che questa schematizzazione fosse una pretesa di omologazione ingiusta nei confronti di tutte quelle persone che non riescono a sentirsi a proprio agio in nessuno di questi schemi. Me in primis. Askeraz parla di "sottocategorie" umane, e cerca di offrire uno spunto di riflessione; l'illusione e l'ipocrisia del pensiero della maggioranza. Ho strutturato la storia di modo che appaia tipica, quasi banale. Come uno schema, che col progredire dell'opera verrà a poco a poco smantellato.

Paper&Popcorn: Come è stata l'esperienza della pubblicazione?

Leon: Intensa. Mi reputo un artista indie, per me pubblicare in proprio è stata una sfida con me stesso, volevo avere la libertà di decidere ogni dettaglio estetico e letterario dell'opera. Ti mette a dura prova sia economicamente, che mentalmente. È molto difficile coordinare i lavori con tante persone e rientrare nelle tempistiche, ma vedere tra le mani realizzato il frutto delle tue fatiche è un'emozione difficile da descrivere. Lavorare nel mondo dell'entertainment per grandi brand videoludici mi ha sicuramente dato gli strumenti per imparare a muovermi nel mondo delle pubblicazioni.

Paper&Popcorn: Come ti senti quando scrivi?

Leon: Come un osservatore. Mi piace guardare il mondo dall'esterno, come se non ne facessi parte. Scrivere per me è come guardare attraverso una stringa che affaccia su un'altra dimensione. Descrivo quello che osservo in quei momenti, come se i personaggi delle mie storie avessero una vita propria. Alle volte so che cosa faranno, altre posso solo supporlo. Altre ancora, invece, mi sorprendono con la loro imprevedibilità. Ciò che amo di più di scrivere è il fatto di essere lettore delle mie stesse opere. Non so mai cosa accadrà dopo!

Paper&Popcorn: Un consiglio che daresti a degli aspiranti autori?

Leon: Datevi tempo. Nessuno vi corre dietro, e non abbiate paura del blocco dello scrittore, fa parte del processo di creazione. Non preoccupatevi troppo neppure di creare il nuovo tormentone dell'anno. La cosa importante è che ci mettiate dentro voi stessi e la vostra anima. Se create un'opera col cuore, la differenza si vedrà.

Paper&Popcorn: Ultima domanda: quali sono i prossimi progetti? Qualcosa che giace nel cassetto?

Leon: Sto lavorando al secondo volume di Askeraz Saga e spero di concluderlo entro il prossimo anno! Ringrazio tutte le persone che vorranno seguirci in questa avventura!

Paper&Popcorn: Grazie per questa bella chiacchierata! È stato un piacere averti come ospite.



Qui finisce questa intervista. Grazie ancora a Leon per la bella intervista e buona fortuna per i tuoi progetti futuri! Se volete rimanere aggiornati sulle sue prossime avventure, vi basta cliccare qui sotto:

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Alla prossima, 

Paper&Popcorn

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