Salve a tutti!❤
Ecco l'intervista che ho fatto all'autore Mattia Bernardini.
CHI È MATTIA BERNARDINI?
Mattia Bernardini, classe ’87, è un ingegnere elettronico, musicista e scrittore italiano. Fin da ragazzo ha sempre tenuto diari personali che narrano le avventure vissute suonando in giro per l’Italia e per il mondo. Con il tempo ha iniziato a studiare scrittura e dedicarsi anche alle fiction. I suoi generi preferiti sono narrativa contemporanea, horror e fantascienza. Qualche rotella fuori posto è il suo primo romanzo, uscito a febbraio 2021, edito da Ali Ribelli. L’opera è dedicata al mondo dello skateboard e della musica alternativa. In uscita per marzo 2023 il secondo romanzo dal titolo Tra le coltri, folk horror edito da Horti di Giano edizioni.
LE SUE OPERE
- Qualche rotella fuori posto (2021)
Ed ora ecco a voi l'intervista. Buona lettura!
INTERVISTA
Paper&Popcorn: Ciao Mattia e benvenuto sul mio blog! Ti va di presentarti ai lettori che ancora non ti conoscono?
Mattia: Ciao mi chiamo Mattia Bernardini, ho trentacinque anni e sono toscano. Oltre a scrivere lavoro come progettista hardware in una multinazionale elettronica e suono la chitarra elettrica in due gruppi musicali.
Paper&Popcorn: La prima e vera domanda che ti faccio è: quando è nata la tua passione per la scrittura?
Mattia: Sono sempre stato un buon lettore, ma intorno ai quindici anni ho iniziato a tenere un diario personale, nel quale scrivevo dapprima riflessioni e appunti, poi vere e proprie pagine di report delle mie avventure quotidiane. La mia passione era, inizialmente, relativa soltanto alla narrazione autobiografica. Dopo alcuni anni ho ampliato i miei orizzonti e ho iniziato a occuparmi di fiction narrativa, dapprima come racconti brevi, poi come storie lunghe.
Paper&Popcorn: Oltre a fare lo scrittore, sei anche un musicista...
Mattia: Sì, esatto, suono la chitarra e canto in due band: Manovalanza e NH3. Rispetto alla scrittura, l'amore per la musica è venuto prima, ma entrambi sono allo stesso livello di importanza per me. La musica mi ha dato tanto negli anni passati: ho suonato per tantissimo tempo, facendo tour anche all'estero (in Germania e Messico principalmente). Il bagaglio di ricordi ed esperienze legate alla musica che mi porto dentro è infinito e sono grato di aver avuto questa opportunità, spesso costata sacrificio e dedizione, ma ampiamente ripagata.
Paper&Popcorn: 3 libri che ti hanno fatto appassionare alla lettura:
Mattia: Il giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne, I ragazzi della via Paal di Molnar e Il richiamo della foresta di London.
Paper&Popcorn: Sei un lettore onnivoro o preferisci leggere un genere in particolare?
Mattia: Sono onnivoro. Prediligo avventura, horror e fantascienza, ma non disdegno romanzi storici e thriller, e ultimamente ho iniziato anche a leggere low fantasy. Purtroppo, essere un lettore onnivoro non è sempre una buona cosa dal punto di vista della scrittura: bisognerebbe specializzarsi in un genere solo per non "confondere il pubblico", invece io tendo a voler scrivere tutto ciò che mi piace. Tuttavia, sto cercando di trovare la mia identità come scrittore e di focalizzarmi su ciò che mi riesce meglio.
Paper&Popcorn: Un consiglio che daresti ad un aspirante scrittore che vorrebbe pubblicare la sua prima storia?
Mattia: Non pubblicare, non farlo! Prima informati benissimo. Frequenta corsi di scrittura, meglio se di Agenzia Duca o Rotte Narrative, che sono senza dubbio i migliori in Italia. Se non hai soldi da investire, ci sta, c'è comunque un sacco di materiale gratuito su YouTube per farti una cultura sulla scrittura e sul mondo editoriale. È una cosa importante: bisogna studiare prima di iniziare anche solo a pensare di pubblicare. Mi raccomando! Altrimenti ti ritroverai subito alla base di una montagna in salita che scoraggia la maggior parte degli aspiranti scrittori. Magari lo avessero detto a me.
Paper&Popcorn: Il tuo primo romanzo, Qualche rotella fuori posto, è uscito nel 2021. Come è stata l'esperienza della pubblicazione?
Mattia: Proprio perché a me nessuno ha dato il consiglio di prima, è stata un'esperienza buona, ma non ottima. Avrei potuto fare molto di meglio. Per carità, non mi lamento perché il libro un po' di copie le ha vendute, ma non era stato pensato per un target preciso, cosa che invece è importante, e soprattutto senza lungimiranza. Perché Qualche rotella fuori posto è una storia bellissima, ma non ha genere preciso e non ha un pubblico ben definito, e di conseguenza fa fatica a posizionarsi nel mercato.
Paper&Popcorn: È dedicato al mondo dello skateboard e della musica alternativa. Secondo te questi due mondi hanno delle cose in comune con il mondo della scrittura e dei libri?
Mattia: Certo. Le cose in comune sono la voglia di esprimere se stessi e di condivisione con gli altri. La musica alternativa è un modo per trovare il proprio posto nel mondo. A un certo punto dell'adolescenza capita che ascolti una canzone diversa dalle solite che passa la radio, e dici "wow". Ti innamori, pensi che devi imparare a suonare uno strumento, e la tua vita da lì in poi è cambiata. Un po' come un buon libro, no? Lo skateboard invece è l'essenza della crescita sportiva. Per imparare a eseguire le manovre devi provare e riprovare mille volte, e sbagliare tanto. Soprattutto sbagliare: non si può ottenere risultato senza passare dal fallimento. Questo, in un certo qual modo, succede anche nel mondo della scrittura, e nella vita in generale.
Paper&Popcorn: So che tra poco uscirà il tuo secondo romanzo, Tra le coltri. Dicci qualcosa in più su questa tua nuova opera.
Mattia: Tra le coltri è un folk horror, ovvero una storia spaventosa che trae le sue origini dal folclore locale dell'Appennino dove vivo. Una strega leggendaria fa sparire delle persone nei pressi di un gasdotto che attraversa le montagne. Due ragazzi diciottenni, Flavia e Filippo, si imbattono in mostri e visioni durante le loro escursioni nei boschi, e capiscono che le cose sono collegate. Ma sono gli unici, purtroppo, ad avere idea di quello che sta succedendo. Riusciranno a estirpare il male prima che sia troppo tardi?
Come si nota, è una storia molto diversa da Qualche rotella fuori posto, ma solo in apparenza. In entrambi i romanzi i protagonisti sono ragazzi ribelli che fanno cose che non dovrebbero e finiscono nei guai!
Paper&Popcorn: Ultima domanda: altri progetti futuri? Cosa puoi anticiparci?
Mattia: Per il futuro ho in programma di partecipare a molte fiere ed eventi per la promozione di Tra le coltri. Alcuni sono già confermati per la prima metà del 2023, altri ne verranno aggiunti. Inoltre, la mia intenzione sarebbe quella di pubblicare un nuovo libro almeno ogni due anni. Ho già un manoscritto inedito finito e ne sto scrivendo un altro, vediamo cosa viene fuori! Da quando ho acquisito la consapevolezza di ciò che uno scrittore dovrebbe fare, ho pianificato di perseguire la strada dell'horror e del fantastico. Sono comunque legato a Qualche rotella fuori posto, e non mi pento di averlo pubblicato, anzi. Guardo avanti con fiducia e speranza, conto di divertirmi e di imparare dagli errori che sicuramente farò, sapendo che servono proprio a questo, migliorarsi senza fermarsi mai.
Paper&Popcorn: Grazie mille per aver risposto alle mie domande e per essere stato ospite qui sul mio blog.
L'intervista finisce qui. Grazie ancora a Mattia per aver risposto alle mie domande. Anche lui sarà all'edizione del BIT di quest'anno! Seguite @booksintown_event per rimanere aggiornati😉, o seguite Mattia su:
Alla prossima,
Paper&Popcorn
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