Salve a tutti!❤
Torno con un'intervista. Stavolta fatta all'autrice Federica Nobile.
Trovate tutto, come sempre, qui sotto.
CHI È FEDERICA NOBILE?
Federica Nobile nasce a Sesto San Giovanni nel 1990.
Diplomata al Liceo Classico, comincia un percorso in Farmacia - o per citare un suo professore, Alchimia. Lo abbandona per seguire la sua indole e quindi finalizzare un percorso di studi in Comunicazione Interculturale che la avvicina una volta per tutte all’Antropologia.
Scrive durante gli anni universitari per il suo circolo letterario universitario e per le piattaforme EFP (che accoglie il suo primo romanzo compiuto) e 20 Lines.
A 25 anni entra in agenzia come Editor, redigendo articoli e comunicati per gli uffici stampa di alcune importanti testate di moda del gruppo Mondadori.
Oggi il suo titolo acquisito professionalmente si traduce in “Stratega della Creatività”, definizione che sposa appieno.
Scrivere è un secondo lavoro per lei, che inizia puntualmente ogni giorno alle 18:31. Dopo due anni come sceneggiatrice cinematografica ha trasformato lo script di un film horror noto come “Hamelin” nel romanzo d’esordio “Evocazione”, che ha riscosso dal recentissimo debutto un successo di critica, e si avvia alla seconda edizione, presto in presentazione e booktour per l’Italia.
LE SUE OPERE
- Evocazione - La Superficie della Mezzanotte (2022)
Qui sotto trovate la nostra chiacchierata. Buona lettura!😊
Su di me: sono una ragazza di ventidue anni. Più dieci. No, davvero, non me li sento, complice anche la splendida campagna dove vivo, nel parco del Molgora, mia fonte di ispirazione per fantastiche avventure.
Anzi, se passate dalle mie parti contattatemi su Instagram (@federicanobile), chissà che non usciamo a fare delle passeggiate nel verde. Mi piacerebbe molto.
Pensa, io volevo studiare arte, ma i miei hanno insistito perché compissi gli studi al liceo classico, dove ho cominciato a prendere appunti per una miriade di storie. Poi ho studiato Comunicazione Interculturale, che formava aspiranti giornalisti, editor, etnografi e traduttori. A furia di leggere di uomini e mondi ho tracciato i profili dei molti personaggi che sto sfoderando ora, che ho più tempo da dedicare alle mie passioni di quanto non ne avessi prima.
Sono figlia della crisi economica dei 2000, e la mia generazione ha fatto una fatica immane a confermarsi lavorativamente. Ci chiamavano "Generazione mille euro", ma raramente arrivavamo agli ottocento al mese. Negli anni (anni) in cui ho fatto fatica a mettere insieme uno stipendio scrivevo soprattutto piccole cose finalizzate alla comunicazione digitale. Poi il mondo è cambiato, e nel 2020 i miei personaggi si sono incontrati sul medesimo stage, dove è nato Hamelin prima, ed Evocazione poi. La differenza? Hamelin è una sceneggiatura per il cinema horror, Evocazione la saga fantasy che ne sviluppa temi e trama.
Sono cresciuta con Rudyard Kipling, Emilio Salgari, Jack London e Jules Verne.
Mi sembra ieri che li leggevo e sognavo di visitare la jungla indiana o conquistare i ghiacci con la mia slitta e i miei cani (nota a margine: sono pronipote di un esploratore artico).
Ho letto soprattutto per viaggiare con la mente ed evadere, Annovererei anche Tiziano Terzani tra i miei guru, dopotutto ho impostato il mio percorso accademico su suo esempio.
Ho anche un debole per gli autori inglesi e russi del periodo a cavallo tra '800 e '900. Due nomi su tutti? Charlotte Bronte e M.A. Bulgakov.
Sì, sono cresciuta a pane e classici, ma ora posso dire di apprezzare i contemporanei più che mai. Neil Gaiman e N.K. Jamisin sono i miei autori preferiti, viventi e risplendenti.
Scrivere dev'essere un piacere, prima che una missione o una sfida contro se stessi. Ci sono tante bellissime attività (ri)creative che si possono fare invece che impuntarsi nella scrittura. Vivete e scrivete di ciò che vi appassiona, o al contrario vi impaurisce, insomma, di ciò che vi fa battere il cuore.
Questo vale per qualsiasi lavoro creativo - e lo dico da Creative Strategist professionista. Una volta che il concept è forte, il contenuto vien da sé.
Seguono fantasy e thriller, dove in realtà sono molto, molto eclettica.
E poi, alla faccia dei miei ventidue anni più dieci, qualsiasi fiaba o leggenda partorita dal folklore locale ed estero. Sono così affascinata dalle fiabe che avrei voluto farci la tesi di laurea magistrale.
Mentre lui prova a esplorare questa possibilità, sulle sue tracce ci sono i valenti soldati-spia del Santo Istituto di Autrefois, che devono rintracciarlo prima che a trovarlo sia uno dei due gruppi terroristici del mondo magico.
Il romanzo quindi alterna la ricerca di sé compiuta nel nostro mondo alle avventure surreali del gruppo che proviene da una situazione di segregazione sociale, il tutto allo scopo di preservare questi individui dalle capacità straordinarie.
A ispirarmi questa storia sono stati gli studi di antropologia condotti durante l'università. Mi ha appassionato moltissimo la storia dei sistemi di pensiero, scoprire che neanche la Scienza è una certezza per sempre, ma solo una chiave di lettura della realtà.
In Evocazione provo a esprimere proprio questo concetto di realtà come qualcosa di relativo, di pensiero come soggetto all'evoluzione. Il cercare dei punti fermi in un universo che poi è il nostro, dove scavi e scavi in un deserto di sabbia... ma alla fine non trovi mai la roccia.
Innanzitutto, grazie ai feedback dei primi lettori di Evocazione (davvero tantissimi, più di quanti ne avessimo preventivati) siamo giunti in breve tempo alla seconda edizione del romanzo, che uscirà a marzo in occasione proprio del Books In Town e avrà una nuova veste, ancora più contenuti e ricche illustrazioni.
Poi, stiamo lavorando alla graphic novel con un eccellente fumettista di Bologna.
Quest'anno, dunque, oltre al secondo capitolo di Evocazione, ci sarà anche la versione a vignette scaturita dalla mano sapiente di Dario Ruggieri e con ogni probabilità anche uno spin-off dedicato a chi ama la coppia Ottavia+Leonidas. Sì, insomma, trascorsi come il loro, sulle romantiche spiagge di Andros nell'anno stesso in ci l'isoletta greca fu (davvero) teatro di un premiato film (Korista ston ilio) non potevano non essere narrati. Ho fatto un viaggio in Grecia apposta per poter catturare fior fiori di ispirazioni e ora le sto buttando tutte giù.
Nessun commento:
Posta un commento
Sentitevi liberi di lasciare un commento qui sotto 😉