Dopo aver fatto un giro per il secondo piano del Centro Commerciale ed aver esplorato l'intero festival, mi sono diretta nel punto in cui iniziava la fila per partecipare al firmacopie...
5 ORE IN CODA!!!😱
Non essendo rientrati nei famosi primi 200 biglietti a cui era consentito di assistere alla presentazione del libro (svoltasi alle ore 12:00 dello stesso giorno), io e altre decine e decine di persone siamo stati più di qualche ora in fila😵! È stato estenuante, e in moltissimi si sono lamentati dell'attesa e dell'organizzazione generale. Sotto il sole; senza poter lasciare la fila né per andare a prendere da mangiare, né per recarsi un secondo alla toilette; accalcati l'uno sull'altro...una ragazza si è addirittura sentita male poverina😖 (per fortuna è stata subito soccorsa dallo staff della Croce Rossa❤), ma date le condizioni che stavamo vivendo, c'era da aspettarselo purtroppo😕.
Capisco che questa sia la seconda edizione del Festival e che quindi c'era da aspettarsi un po' di inesperienza da parte degli organizzatori, e capisco anche che probabilmente non si sarebbero aspettati un evento di tali dimensioni (si sono presentate più di 300 persone, da quello che so), ma sarebbe bastato veramente pochissimo per evitare che molti si arrabbiassero, presentassero lamentele o che ripetessero in continuazione "Mai più"😠!
Alcuni consigli non richiesti che molti all'interno della fila hanno voluto esprimere ad alta voce sono stati i seguenti:
1 - Consegnare dei numeretti ad ogni partecipante che avesse il biglietto, numerandoli in ordine di fila
Con i numeretti, se io so di essere il 246° e vedo che davanti a me un centinaio di persone devono ancora farsi firmare il libro, lascio la fila (sapendo di poter rivendicare il mio posto mostrando il numeretto che mi è stato consegnato) e faccio un giro per il Centro Commerciale, pranzo o semplicemente mi reco al volo alla toilette, ma con la certezza che nessuno mi passi davanti se mi assento per un attimo😉.
2- Far autografare e scrivere la dedica all'autrice in anticipo
Visto che dedica ed autografo erano ovviamente sempre gli stessi, e visto che a cambiare era solo il nome della persona a cui era dedicato il libro, gli organizzatori avrebbero potuto proporre alla Kingsley (che tanto ha dovuto comunque scrivere su tutti) di autografare i libri in anticipo, in modo da risparmiare tempo durante il firmacopie. Lei avrebbe solo dovuto aggiungere il nome della persona che presentava la propria copia, nome che tra l'altro era stato scritto su dei post-it in precedenza dagli organizzatori (post-it che sono volati dappertutto tra l'altro, si sono staccati, si sono persi...vabbè😅)*. Mi sembra che quasi tutti avessero acquistato il libro quella mattina alla Mondadori del Centro Commerciale (anche perché non sarebbe uscito per ancora qualche giorno in tutte le altre librerie), quindi la cosa non sarebbe stata tanto complicata: Felicia autografava le copie in anticipo (ci sono tanti modi e momenti in cui avrebbe potuto farlo, credo), la Mondadori le teneva "in custodia" fino alla mattina del firmacopie, le persone interessate acquistavano la loro copia e restavano per farsi fare la dedica da Felicia, chiaccherare un po' con lei e farsi una foto insieme. Molti diranno "beh, quando ho la copia autografata, che senso ha rimanere?": rimani per i motivi di cui sopra, altrimenti potevi acquistare una copia già autografata online o semplicemente te ne tornavi a casa dopo averla presa in libreria, quest'ultima un'opzione gettonata dai molti che si erano stancati di attendere troppo in coda.
*piccolo appunto anche su questa cosa dei post-it.
Ad un certo punto, mentre ci cuocevamo a fuoco lento sotto il sole, abbiamo visto arrivare alcuni membri dello staff del festival con questi fantastici post-it gialli. "Nome pregooo" (stile goblin alla Gringott... "la lampada pregooo; la chiave pregooo"😂): stavano chiedendo il nome di tutti quelli che dovevano farsi autografare i libri, con la scusa del "così si risparmia tempo". Non credo che lo scambio "Come ti chiami?" - "Mi chiamo Topolino" avrebbe rubato così tanto tempo in più rispetto a quelli che sono rimasti 4 minuti e 42 (sì, cronometrati) a chiaccherare con Felicia. Invece a quanto pare avere il proprio nome su questo foglietto un po' volante appiccicato sulla copertina del libro avrebbe accorciato il processo di ore e ore... meglio chiudere qui questa parentesi...
3 - Non permettere di portare altri libri, ma far autografare solo Ti aspetto a Central Park
Lo so, lo so: "Quando ti ricapita di incontrare la tua autrice preferita? In quell'unica occasione, ti fai autografare tutti i libri che hai nella tua libreria in cui compare il suo nome, giusto?"...SBAGLIATO! Capisco che il desiderio di molti fosse questo, ma quando dalla fine della coda sono state viste persone tirare fuori da buste, borse e zaini, 5/6 libri della Kingsley la situazione è degenerata😱! Soprattutto quando ai primi è stato concesso di tutto: autografo su ogni copia, foto di gruppo (anche 7/8 persone a gruppo) e poi foto singole, chiaccherate infinite... mentre invece, i poveri ultimi della fila sono stati liquidati con molta più fretta😒. Felicia ha comunque cercato di rendere quei pochi secondi (che con altri prima erano stati minuti però) più piacevoli possibili, dispensando sorrisi e parole gentili anche all'ultimo in assoluto, ma l'organizzazione generale non ha comunque reso equa l'esperienza per tutti. Avrebbero invece fatto meglio dicendo "ci dispiace, ma per tempistiche e motivi organizzativi potete farvi autografare solo il nuovo romanzo". O, se proprio volevano concederlo: "chi invece vuole farsi autografare altri libri deve attendere prima che tutti gli altri abbiano finito di farsi autografare la nuova uscita". Soluzione diplomatica e soprattutto sbrigativa, non vi pare?
In ogni caso, non sto puntando il dito verso nessuno, né verso gli organizzatori dell'evento, né verso la stessa Felicia che, nonostante sia stata dichiarata "lenta" da molti presenti quel giorno, ha la mia comprensione: era lì da ore, anche lei senza aver fatto nemmeno una pausa da mezzogiorno alle 17:30 inoltrate e con la mano che probabilmente ad un certo punto ha continuato a scrivere da sola. Nonostante ciò ha comunque scelto di dedicare del tempo a tutti noi (che siano stati 30 secondi o 5 minuti😜), senza autografarci il libro per poi mandarci via lanciadocelo dietro😂. Lei ha avuto la pazienza e la gentilezza che ha fatto piacere a molti, ma che altri avrebbero molto volentieri barattato con un po' più di velocità... soprattutto per chi avrebbe dovuto affrontare un bel viaggetto per tornare a casa (addirittura alcuni erano venuti dalle Marche e da Napoli solo per vederla, ma non avevano prenotato una stanza nella Capitale perché contavano di andarsene via "al massimo per le 15", come alcuni dello staff del Festival hanno avuto il coraggio di dire).
Comunque, tralasciando la stanchezza e la rabbia del momento (fidatevi, ad un certo punto vi sareste innervositi anche voi😅), non sono rimasta così delusa dall'evento del firmacopie: tra nuove conoscenze fatte durante le lunghe ore di fila (fun fact: una ragazza aveva iniziato "Ti aspetto a Central Park" quando ci siamo messi in coda e quando è arrivato il suo turno ne aveva già letto più di metà!) e un odore di fritto proveniente dai ristoranti del Centro Commerciale che sembravano dirti "ah, non mangi da stamattina alle 6:30 e ora sono le 17:26? Beh, arrangiati!", posso dire che ne è valsa la pena... ho conosciuto la mia autrice italiana preferita😊!
Con questo per oggi direi che è davvero tutto, credo che i concetti siano un po' sconnessi o scritti alla rinfusa ma cerco di non pensare troppo attentamente a quella giornata, altrimenti avrò gli incubi su code interminabili e odore di patatine fritte per un mese intero Tuttavia spero che questo articolo non offenda nessuno, ho voluto solo dar voce alle lamentele e ai consigli di chi, come me, era presente quel sabato primo ottobre, fuori dal Centro Commerciale Aura di Roma, per il firmacopie del nuovo romanzo di Felicia Kingsley.
Grazie se sei arrivato a leggere fino a qui, alla prossima!
Paper&Popcorn
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