08 marzo 2023

10 DOMANDE A... MANUELA VINARIO

Salve a tutti!❤

Oggi trovate l'intervista che ho fatto all'autrice Manuela Vinario.


CHI È MANUELA VINARIO?

Ciao, sono Manuela Vinario e sono un’autrice esordiente di soli venti anni e “Il Tempo della Neve: Segni del Destino” è il primo romanzo che presento al pubblico, un Dark fantasy di matrice High e a tinte Epic che vuole essere il primo capitolo di una saga omonima. Diplomatami al liceo classico con 100/100 e lode e studentessa di lettere classiche all’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, ritengo che leggere e scrivere siano le risposte più adatte sin da quando ero solo una bambina alla domanda “quali sono i tuoi hobby?”. Attualmente è in programma l’uscita dello spin-off del primo volume e la stesura del secondo capitolo della serie


LE SUE OPERE

Il tempo della neve - Segni del destino (2022)



Qui sotto potete leggere l'intervista. Buona lettura!😊


INTERVISTA

Paper&Popcorn: Ciao Manuela e benvenuta sul mio blog! Presentati ai nostri lettori...

ManuelaCiao Paper&Popcorn, grazie mille per avermi dato la possibilità di comparire nel tuo personale spazio dedicato ai libri ed a noi autori! Sono Manuela Vinario, ho vent'anni e mi sono diplomata al liceo classico con 100 su cento con lode e attualmente studio Lettere Classiche all'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. 

Paper&Popcorn: La prima domanda che ti faccio è: quando hai capito che ti piaceva scrivere?

ManuelaNella mia biografia che ho apposto al mio profilo di autrice su Amazon, la principale piattaforma sulla quale reperire i miei libri, ho evidenziato che leggere e scrivere erano sempre state le risposte più coerenti e pregne di sostanza da quando avevo solo sei anni, quando ho consegnato e rilegato alla mia maestra delle elementari il mio primo racconto fantastico, del quale ancora conservo vividamente il ricordo, "Lo Specchio Magico", praticando poi la scrittura ad uso privato e dilettevole in innumerevoli diari e anche su Wattpad.

Paper&Popcorn: Hai altre passioni oltre alla scrittura? Quali?

ManuelaDa poco ho iniziato a frequentare un corso di danza, ma uno dei miei più grandi hobby è scattarmi foto, pubblicandole sui miei social Adoro poi guardare serie tv, anime e nerdare a tutto tondo, possiamo dirlo? Sono poi sempre impegnata in una rappresentanza militante del mio ateneo. Fare shopping magari potrebbe essere un'altra risposta? Dovrei ampliare di più i miei orizzonti e scavare più a fondo per rispondere concretamente a questa domanda. 

Paper&Popcorn: Quali sono i tuoi generi letterari preferiti?

ManuelaIl mio genere letterario preferito, come si può evincere dalla mia produzione, è il fantasy, ma non disdegno i classici di ogni tempo qualora mi sappiano colpire e la letteratura rosa, in proporzione però nettamente minore. Nel corso della mia vita, ho comunque letto di tutto!

Paper&Popcorn: Un libro che ti ha colpito particolarmente e che consigli sempre?

ManuelaIl capolavoro e ispiratore di ogni scrittore fantasy che si rispetti, Il Signore degli Anelli, è stato per me un'esperienza rigeneratrice a trecentosessanta gradi. Sono rimasta però davvero sbalordita dalla Musa di Philip Pullman e dalle sue Oscure Materie: il suo universo meraviglioso è intessuto di citazioni metaletterarie e racchiude in sé una visione fantastica che supera i limiti del reale e dell'utopia, regalando ai lettori di ogni tempo una delle saghe magiche più belle di sempre. La penna di Cassandra Clare, inoltre, autrice della famosissima collana di Shadowhunters, è per me davvero piacevole da leggere in ogni sua sfumatura e ne ho amato ogni episodica narrazione. In ambito italiano, non posso che consigliare la serie de I Regni di Nashira di Licia Troisi, la cui protagonista, Talitha, è stata una pietra miliare nel cammino della mia adolescenza. La Settima Strega di Paolo Zannoner e Il Mondo nel Palazzo di Michela Turra sono due volumi che avranno per sempre spazio nel mio cuore per una rilettura, nel loro sapienzale intreccio di mondi apparentemente diversi fra loro ma che su un piano interdimensionale collidono in un'osmosi perfetta e sono specchio di profonde sensazioni per me. Non sto poi qui ad elencare tutti i libri presenti nella mia biblioteca e che hanno segnato come se fossero delle cadenze ogni momento della mia vita e che, seppur allettante come idea, esulerebbe troppo dai limiti accettabili per un'intervista!

Paper&Popcorn: Il tempo della neve, il tuo dark fantasy d'esordio. Parlaci di come è nata l'idea per questa storia ambientata nella fredda Norvegia.

ManuelaHo iniziato a buttare giù le idee riguardanti la mia quando avevo quindici anni: i motivi di un'ambientazione nordica rimangono legati a un profondo subconscio che anela da sempre alla montagna, gli ambienti nordici e tutto ciò che trasuda da essi. Prima ancora di vedere e venire a conoscenza del Trono di Spade, o meglio, la Canzone del Ghiaccio e del Fuoco, una serie che poi ha influenzato molto, anche grazie alle sue colonne sonore, la maturazione artistica della prima bozza, ero già intenta a narrare di Alesys, Erik, Gunnar ed Arvid in maniera totalmente diversa dal risultato finale. Non avevo ancora delineato il cammino fondamentale di un progetto per una composizione che avrebbe dovuto avere in se stessa il suo completamento e il suo sostentamento: molti spunti che avevo raccolto anche da diverse letture di romanzi che al tempo erano su Wattpad mi avevano ispirata e mi avevano spinta a concepire un mio mondo librario che all'epoca era davvero semplice! Sono ritornata sul libro dopo un po' di tempo, almeno a quanto la mia memoria permette di ricordarmi, ed ho operato dei cambi drastici, aggiungendo dei personaggi e rinominandone alcuni, inserendo nuove storie all'interno di essa e facendo confluire inconsapevolmente nella mia Alesys gran parte delle mie inquietudini personali, dando così al libro un aspetto più caratterizzante e soprattutto degno di essere il primo passo per un ambizioso e minuzioso disegno epico che non avrebbe lasciato nulla al caso, confrontandomi con diverse voci es aspirando ad un'unitarietà nella pluralità. Pensare che all'inizio il bozzetto della saga si intitolava "Royals: Il Tempo della Neve"! solo in seguito ho deciso di convalidare come denominazione dell'intera collana questa formula, Il Tempo della Neve, conferendo ad essa un valore simbolico pregnante di significato interno e coesivo per lo sviluppo successivo della stessa trama.

Paper&Popcorn: Quante ricerche hai dovuto compiere per scrivere questo libro?

ManuelaQuando ho scelto di intraprendere più seriamente il percorso che mi avrebbe portato alla costituzione del romanzo, lavorando anche con altre persone che mi hanno sicuramente dato una mano a crescere e a migliorare sotto diversi punti di vista, ho compreso che il mio universo doveva dotarsi di un proprio fondo mitologico e divino che garantisse letterariamente gli avvenimenti che si susseguivano nella storia e che ancoravano i miei personaggi al background norreno al quale dichiaravo di farli appartenere. La cosmologia e la teogonia norrena sono un campo di battaglia aperto per molti versi ancora inesplorato per me: l'albero dei Nove Mondi rappresenta visivamente in maniera egregia l'accumularsi crescente e ripieno di una vita antica che continua a pulsare come se fosse ancora attiva ai nostri giorni di infinite leggende, eroi e divinità che costellano e pullulano l'immaginario collettivo. Ho dovuto individuare dei capisaldi della mitologia vichinga che si legassero bene ai pilastri del mio romanzo e ho quindi creato conseguentemente una struttura che permettesse il rispettivo nutrimento di entrambe le componenti, cercando di attenermi alle fonti più veritiere cui potessi accedere, concedendomi però di elaborare delle modifiche in questo mai fallace sistema che riuscisse non soltanto a contemplare originalità ma anche e soprattutto per esigenze personali di racconto, alla maniera di Ricj Riordan con il suo Percy Jackson.

Paper&Popcorn: Un augurio che faresti alla tua protagonista?

ManuelaMi auguro, sperando di non essere banale, che Alesys, summa dei miei alter ego, possa finalmente riscoprirsi nella sua umanità, apprezzarla e valorizzarne le emozioni che stanno alla sua base, permettendosi finalmente di amare, riuscendoci alla perfezione, e di accogliere l'amore, comprendendo quel poco che noi possiamo fare, senza ridursi mai al ruolo che il Fato ha voluto per lei. Infondo, quando si ama se stessi, si può amare qualcun altro: questo è il principio che regge i nostri legami interpersonali e sul quale si poggia il nostro stesso mondo.  

Paper&Popcorn: Tra non molto uscirà lo spin-off della serie, giusto?

ManuelaAssolutamente sì! La copertina è già disponibile sui miei canali social e molte persone sono andate in delirio, ne approfitto per ringraziarvi! Sarà la prima parte di un percorso parallelo a quello delle cronache di Norvegia che si sostanzia in un primo volumetto autoconclusivo, incasellato in una cornice narrativa di un personaggio che incontreremo nel prossimo libro della saga, e che conterrà otto novelle episodiche che racconteranno eventi marginali delle vite dei miei personaggi, almeno quelli già noti, in maniera colloquiale e più semplice, sperando di suscitare al lettore un autentico ritorno a casa, questa volta più placido, intimo e vissuto. 

Paper&Popcorn: Ultima domanda: quali sono i tuoi progetti per questo 2023? Cosa bolle in pentola?

ManuelaÈ bellissima questa parola, progettare. Contempla la dimensione del coinvolgimento, personale ed altruistico, da non confondere con l'ansia opprimente ed insistente di un lavoro forzoso e perfezionistico cui la nostra società ci indirizza, un'ottica dalla quale sto cercando faticosamente di liberarmi. Vorrei tanto che molti più lettori si avvicinassero e si appassionassero nel vero senso del termine, poiché le parole sono importantissime portatrici di pensieri, alla mia opera: sarà sicuramente in corso la stesura del secondo capitolo della saga e ho in mente un delizioso kit di strumenti collezionabili da poter utilizzare per calarsi davvero nel Tempo della Neve! E chissà, magari metterò mano ad un altro abbozzo paranormale del quale conservo i primi tre capitoli e che si discostano totalmente dalle Cronache di Norvegia: infondo, non c'è due senza tre, no?

Paper&Popcorn: Grazie per essere stata mia ospite. È stato un piacere fare due chiacchiere con te.



L'intervista si conclude qui. Grazie ancora a Manuela per la sua disponibilità e gentilezza: in bocca al lupo per il nuovo libro! Chissà, forse lo troverete al Books In Town perché... anche Manuela sarà presente!😍 Ma non solo! Insieme presenteremo Il tempo della neve a tutti i presenti! Non mancate! Seguite @booksintown_event per rimanere aggiornati. E seguite Manuela su:

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A presto, 
Paper&Popcorn

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