Salve a tutti miei cari lettori!❤
Oggi finalmente, come ultimo articolo del giorno, torno qui con un'intervista! Ho il piacere di ospitare qui sul mio blog Giovanni Nocella, autore del libro Il Tesoro della Certosa.
Prima di lasciarvi all'intervista, ecco qualche informazione sull'autore👇
CHI È GIOVANNI NOCELLA?
(Foto presa dalla pagina autore su Amazon dell'autore) |
LE SUE OPERE
Come primo approccio al self publishing ha scelto un breve racconto giallo, un "corto" di ambientazione contemporanea nella città in cui risiede da trent'anni, Formia, in provincia di Latina. Il titolo del racconto è Tutta colpa di un bastardino. Ha di recente pubblicato Il Tesoro della Certosa, di cui vi ho segnalato l'uscita qualche giorno fa proprio qui.
INTERVISTA
Paper&Popcorn: Vorrei iniziare, se è d'accordo, chiedendole di presentarsi ai lettori del mio blog.
Giovanni: Potrei dire che da qualche anno sono un pensionato che dopo una vita dedicata alla famiglia ed al lavoro cerca di passare serenamente la vecchiaia. Il problema è che non mi sento affatto "in pensione"! Così ho rispolverato qualche mia vecchia passione come quelle per la fotografia e per la cinematografia amatoriali. Poi c'è il filone legato alla storia, soprattutto quella della mia città, cui ho legato la mia voglia di scrivere, ma di questo penso che ne parleremo adesso a proposito di questo mio primo romanzo.
Paper&Popcorn: Come è nata la sua passione per la scrittura?
Giovanni: Beh, si può dire che scrivo da sempre, per studio prima e lavoro dopo e da ultimo, non meno importante, per passione. Gli studi classici e quelli giuridici mi hanno insegnato ad utilizzare sempre un linguaggio preciso, puntuale per esprimere con completezza il mio pensiero non solo sul lavoro, ma anche quando ho iniziato a scrivere di questioni politiche, economiche e sociali. Nei ritagli di tempo ogni tanto ho cominciato a buttare giù qualche breve racconto, idee lasciate nel cassetto. Poi con la libertà concessa dal pensionamento ho iniziato a tirarle fuori e ad impegnarmi più seriamente come scrittore.
Paper&Popcorn: Perché ha deciso di buttarsi sul genere storico?
Giovanni: Ho sempre avuto interesse per la Storia. Per me la Storia non è solo quella che ci raccontano i libri a scuola. Quella in genere la scrivono i vincitori, i poteri dominanti, spesso per influenzare le menti nella loro epoca. Per me la Storia è ricerca, è approfondimento, è andare dietro le quinte a scoprire anche la vita di tutti i giorni di chi l'ha fatta. Ci sono a volte personaggi minori che hanno uno spessore storico e culturale spesso ignorato o sottovalutato, tutto da scoprire. Poi c'è la ricostruzione di ambienti del passato che mi affascina, rivisitare quei luoghi, ricostruirli. Anziché farne una cronaca sterile di date e fatti preferisco raccontarli aggiungendovi un pizzico di fantasia.
Paper&Popcorn: Quali sono gli autori, o le autrici, da cui prende ispirazione?
Giovanni: Da ragazzo leggevo molto. Keroac e Steinbeck i preferiti, e poi Poe e tanti libri gialli. Poi ho diradato un po' le letture, ma negli ultimi anni mi sto rifacendo. Ultimamente mi sono concentrato su studi e saggi di ricerca storica sui periodi che mi interessano e un po' sul thriller storico, ma volutamente non ho avuto preferenze per qualcuno in particolare, proprio per non correre nel rischio di assimilarne lo stile.
Paper&Popcorn: Oltre alla scrittura, ha altre passioni a cui dedica parte del suo tempo?
Giovanni: Come dicevo, ho ripreso alcune mie vecchie passioni per la fotografia e per la cinematografia amatoriale, quella vintage per intenderci. Ho iniziato a restaurare diverse bobine degli anni '50 e '60, in parte ereditate da un mio zio, altre trovate nei mercatini o online, le ho digitalizzate, tirandone fuori filmati d'epoca e clip da microstock. L'intento è di salvare vecchie immagini che altrimenti andrebbero perse e ridare vita alle storie che raccontano.
Paper&Popcorn: Parliamo del suo primo romanzo, Il Tesoro della Certosa... ci può dire da dove è venuta l'ispirazione per questa storia?
Giovanni: Mi è venuta da due fattori, entrambi legati alla Storia della mia città, Napoli, che seguo fin da ragazzo. Volevo infatti scrivere qualcosa su Capri, cui sono particolarmente legato e nelle mie ricerche mi sono imbattuto in quel vescovo Pellegrino che fa parte della rosa dei personaggi del romanzo. Ho scoperto che era coevo della rivolta di Masaniello e dei fatti che ne seguirono, che mi ha sempre incuriosito. Ho messo insieme le cose e ci ho aggiunto un pizzico di fantasia.
Paper&Popcorn: Che tipo di ricerche ha dovuto svolgere? Immagino che le abbiano occupato gran parte del suo tempo...
Giovanni: La mia fonte principale è stata La Storia di Napoli, un'opera poderosa in dieci volumi della SEI che acquistai nel 1976, appena laureato. Da lì ho tratto la bibliografia necessaria e negli anni ho cominciato ad approfondire con saggi, studi, a volte manoscritti dell'epoca, soprattutto, come le dicevo, negli ultimi cinque o sei anni. Per fortuna ho trovato molto materiale in rete, qualcosa l'ho comprata. Soprattutto per Capri è stato difficile ricostruire luoghi e personaggi del XVII secolo. L'idea di questo primo romanzo è maturata comunque a fine estate dell'anno scorso.
Paper&Popcorn: A chi è rivolto Il Tesoro della Certosa?
Giovanni: Potrei dire tutti e lo consiglio a tutti, perché credo di aver sviluppato una trama abbastanza intrigata e stimolante. I protagonisti sono giovani, c'è suspense, i sentimenti espressi sono forti, non c'è nozionismo e i fatti e i luoghi dell'epoca fanno con puntualità da cornice. I lettori potranno calarsi nell'atmosfera tipica di metà del '600 napoletano. Credo che potrà soddisfare diverse esigenze di lettura, anche se i migliori lettori saranno sicuramente chi già segue ed apprezzo il genere romanzo storico ed il thriller, soprattutto se di origine partenopea.
Paper&Popcorn: Se non sbaglio, Il Tesoro della Certosa è il primo volume di quella che sarà una trilogia... può darci qualche anticipo su ciò che ci aspetta nei prossimi volumi?
Giovanni: L'idea della trilogia è venuta man mano che andavo avanti con la stesura di questo primo romanzo. Un seguito è quasi obbligatorio, chi andrà fino in fondo nella lettura de Il Tesoro della Certosa lo capirà, ma ho pensato che dovevo dare delle risposte anche a qualche domanda sul passato del protagonista che ho seminato tra le righe del romanzo. Per cui ci sarà un prima e un dopo. Non mi chieda della trama dei due prossimi volumi, perché è ancora tutta da definire, ma l'idea c'è già.
Paper&Popcorn: Ultima domanda: quali sono i suoi altri progetti futuri?
Giovanni: Beh, io sono un tardo-esordiente, parlare di futuro è un po' difficile. Però non nascondo che, per quanto riguarda l'attività di scrittore, qualche programma ce l'ho. Oltre questa trilogia, ho già individuato un preciso personaggio storico di fine '300, sempre legato alla Storia di Napoli. Ci sto già lavorando e credo di tirarne fuori anche in quel caso tre volumi.
Ci sarà forse qualche altro racconto breve, anche del genere giallo, qualcosa così, tanto per divertirmi.
E poi dovrei riprendere un po' la cinematografia che quest'anno ho messo un po' da parte. Ho ancora diverse bobine da digitalizzare. È giusto e opportuno guardare sempre e comunque al futuro.
Intervista fatta il 26/11/2022
L'intervista finisce qui. Io ringrazio Giovanni Nocella per avermi concesso questa intervista e per essere stato così disponibile a rispondere alle mie domande: un grande in bocca al lupo per le sue future pubblicazioni! Un grazie particolare va anche a Valentina di Editare Romanzi per avermi proposto questa collaborazione.
Per oggi è veramente tutto, come al solito qui vi lascio i contatti dell'autore ma anche di Editare Romanzi, nonché i link alle pubblicazioni di Giovanni.
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A presto,
Paper&Popcorn
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